Egitto e crociera sul Nilo
A fine maggio ho realizzato uno dei sogni della mia vita: visitare l’Egitto.
Dopo aver visto tutti i documentari esistenti sulla terra dei faraoni, finalmente ho potuto visitare quei luoghi di persona.
Ho fatto chiaramente un viaggio organizzato, un tour guidato, un pacchetto tutto incluso comprato sul sito Logi Travel.
Il pacchetto comprendeva quattro giorni di crociera lungo il Nilo e tre giorni a Il Cairo. I voli per gli spostamenti erano tutti inclusi, così come la guida locale parlante italiano.
Sia la nave da crociera, che l’hotel a Il Cairo erano 5 stelle. I pasti sulla crociera erano tutti inclusi nel pacchetto viaggio, mentre a Il Cairo era inclusa soltanto la colazione.
Ho scoperto il nome della nave da crociera solo una volta atterrata a Luxor (Beau Soleil), mentre l’hotel a Il Cairo era il “Grand Nile Tower”.
Il mio viaggio è costato € 1.300,00 più altri € 250,00 da dare alla guida locale per pagare le varie escursioni durante il soggiorno.
Giorno 1:
Sono partita da Fiumicino in direzione Il Cairo e da lì ho preso un altro volo per Luxor, dove una navetta mi ha portata alla nave da crociera che era ormai ora di cena.
La mia camera aveva una vetrata enorme con vista sul Nilo. Durante la navigazione mi sdraiavo sul letto e guardavo lo splendido panorama dalla finestrona. Che meraviglia!
Ho pagato un supplemento per avere internet sulla nave. Alcuni compagni di viaggio hanno comprato delle schede telefoniche per avere sia campo, che internet. Al di fuori della nave da crociera ero senza campo e senza internet…che esperienza!
Appena arrivata ho parlato (in inglese) con il capo sala, spiegandogli la mia celiachia e le mie esigenze alimentari, compreso il concetto di “cross contamination”. Gli ho detto che se mangiavo qualcosa con il glutine mi sarei sentita malissimo, che sarei andata in ospedale.
Lui si è dimostrato gentilissimo e mi a assicurato che mi avrebbe accompagnata personalmente durante tutti i pasti al buffet, indicandomi cosa potessi mangiare in assoluta tranquillità. Molte volte assieme al maitre, mi accompagnava anche lo chef (che non parlava inglese). Sono stati veramente molto, molto gentili e mi sono sentita assolutamente al sicuro.
La cucina egiziana è naturalmente priva di glutine e non ho avuto grandi difficoltà, anche se ovviamente non è molto varia.
La loro alimentazione è a base di riso, pollo, tacchino, manzo, anatra, patate, poche verdure e poca frutta.
Per la colazione ho portato da casa delle merendine e in sala comune prendevo solo una bevanda e della frutta. Mangiavo anche le uova. C’erano sia le uova sode (me ne portavo sempre un paio appresso), che frittate. Le facevano al momento con gli ingredienti scelti.
Vi faccio vedere alcuni pasti che ho fatto tra pranzi e cene (erano abbastanza ripetitivi):
La sveglia al mattino era davvero molto presto: verso le 5/6, mentre per Abu Simbel alle 3.30. Arrivavamo nei siti archeologici verso le 7 del mattino, perchè poi le alte temperature lo proibivano. A fine maggio c’erano infatti già 40/42 gradi, anche se secchi.
Giorno 2:
sveglia alle 5, io e il mio gruppo formato da altri italiani, abbiamo visitato con la nostra guida il tempio di Karnak .
Siamo poi andati a visitare il tempio di Luxor, dove ho fatto colazione con un cornetto Nutrifree.
A bordo di un battello abbiamo raggiunto il nostro pulmino che ci ha portato nella Valle dei Re, dove ci sono le tombe dei faraoni (per intenderci).
Abbiamo visitato tre tombe (alcune arrivano anche a 400 metri sotto terra e fa davvero molto caldo, per via dell’umidità), ma la vista è da lasciare senza fiato.
Poi ci siamo diretti al tempio di Hatshepsut (il primo faraone donna della storia), monumentale! La temperatura era di 41 gradi, l’importante è bere tanto (solo dalle bottiglie).
Per pranzo siamo tornati sulla nave e, dopo un meritato riposo, mi sono goduta la piscina fino alle 18.30 (ora in cui tramonta il sole) mentre la nostra nave salpava verso le prossime mete.
Giorno 3:
Sveglia alle 7. Alle 8 arriviamo con i calessi trainati da dei poveri cavalli al tempio di Edfu. Lì faccio colazione con il muffin con le gocce di cioccolato Farmo.
Torniamo sulla nave, dove prendo il sole e faccio un bagno in piscina durante la navigazione. Pennichella post pranzo e il pomeriggio siamo arrivati al tempio di Kom Ombo, ad Aswan, dove per la prima volta ho visto raffigurata Cleopatra. Il tramonto visto da lì è stata una bellissima emozione!
Giorno 4:
sveglia alle 3.30 del mattino per raggiungere il tempio di Abu Simbel in pullman. Il tempio è veramente suggestivo, pensate che è stato spostato dalle acque del lago Nasser e portato a nuova vita!
Il tempio di Ramses II e della sua sposa prediletta, Nefertari in alto recita “per lei il sole sorge”. Che romantico! Faceva davvero molto caldo: 42 gradi, ma sopportabile. Ho fatto colazione con il muffin Farmo.
Subito dopo siamo andati al tempio di Phila (ci siamo arrivati per le 13), sull’omonima isola, dedicato alla dea Iside. Ci siamo arrivati con le tipiche Fluche.
Giorno 5:
giornata di relax in piscina. Abbiamo preso un volo serale in direzione de Il Cairo dove siamo arrivati in tarda notte per via dei ritardi. Ho pranzato sulla nave e cenato con pane e frittata. Il pane senza glutine l’ho portato da casa, perchè lì non esiste e la frittata me l’ero fatta fare a colazione. Sono stata previdente.
Giorno 6:
Arriviamo alle piramidi di Giza, dove scoppio a piangere per la gioia. Uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Le piramidi, che rappresentano una delle sette meraviglie del mondo antico, sono uno spettacolo indescrivibile. Vederle dal vivo vale tutto il viaggio!
Le piramidi di Chefren, Cheope e Micerino.
Bellissima anche la Sfinge.
Ho fatto uno spuntino con il cornetto Nutrifree, ma non ho pranzato, perchè avevo dei disturbi intestinali.
Relax nella piscina dell’hotel e poi cena in hotel con pollo e verdure…tanto per cambiare!
Giorno 7:
Visita al museo egizio di Il Cairo, alla moschea e poi al tipico mercato della capitale.
Sono tornata in hotel che avevo la febbre molto alta. Ho chiamato l’assistenza medica, ma non avevano medici disponibili e mi hanno solo detto di andare in ospedale al Cairo (se lo avessi fatto penso che sarei morta lì. Non sto esagerando).
Giorno 8:
sveglia alle 5.30 e ritorno in Italia, dove ho scoperto di avere il covid, preso in forma molto aggressiva.
Curiosità e consigli:
- Per visitare l’Egitto vi serve il passaporto ed il Visa. Vi consiglio di affidarvi a dei tour operator seri e di andare in strutture minimo 4 stelle.
- Il paese è davvero poverissimo e gli egiziani sono molto insistenti nel voler farci acquistare qualcosa, compresi i dipendenti degli aeroporti. Se volete dare delle mance, la nostra guida ci ha consigliato di lasciare 1/2 €.
- L’Egitto è un paese musulmano e pregano ad orari stabiliti, quando tutto si ferma. Non vestitevi con abiti succinti, siate rispettosi, soprattutto nelle moschee.
- Utilizzate vestiti di lino e cappello di paglia per proteggervi dal sole. Meglio i pantaloni lunghi al posto di quelli corti, sentirete meno caldo.
- La concezione della donna è veramente arretrata, servono solo a generare figli senza sosta. Le straniere sono oggetto di molte attenzioni (ti chiedono in continuazione foto, che ti fanno anche di nascosto). Per tali motivi è bene stare sempre vicini alla guida locale.
- Bevete solo l’acqua delle bottiglie e se potete lavate anche i denti con l’acqua imbottigliata. Non bevete succhi, tè o altro dalle bancarelle.
- Vi consiglio di portare con voi molti medicinali, perchè lì non esistono farmacie, nè assistenza medica degna di essere chiamata tale. Parlo per esperienza personale. Io, avendo anche contratto il covid, per fortuna avevo un beauty con sole medicine, che mi sono servite tutte: tachipirina, fermenti lattici, dissenten, antinfiammatori, spray per la gola, spray per il naso, caramelle per la gola, integratori, aspirina.
- non avrete internet, nè chiamate. Vi consiglio di farvi una scheda locale, oppure pagare un supplemento sulla nave per avere internet (come ho fatto io).
- l’Egitto è un paese molto caldo, anche se sopportabile in quanto secco. Io l’ho visitato a fine maggio/inizio giugno. Vi sconsiglio di andare nei mesi più caldi (agosto).
- accettano gli euro come moneta.
- non c’è fuso orario.
- gli egiziani sono davvero spericolati alla guida e suonano perennemente il clacson. Mai visto e sentito niente del genere.
- i turisti sono bene accetti, in quanto rappresentano una fonte importante di reddito per tante persone.
- l’alimentazione di questo paese è naturalmente priva di glutine, ma vi consiglio di portarvi dei prodotti: io ho portato merendine per la colazione, pane per fare i panini, snack dolci (barrette), schiacciatine salate (con cui tante volte ho pranzato assieme alle uova sode e banane).
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